venerdì 31 ottobre 2014

Diastasi Addominale ...recupero muscolare

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Diastasi addominale…recupero muscolare

La distasi dei retti addominali è un circuito traumatico che colpisce le zona centrale del retto addominale. Altera la meccanica del bacino con sovraccarichi anche a livello della schiena, si ha ciò la sensazione di un maggior affaticamento in quella zona in quanto la corretta stabilità della colonna è data anche da una buona tonicità dei muscoli addominali.

Esteticamente si nota una certa rotondità dell’addome, fino ad arrivare ad una vera e propria protuberanza nella parte centrale dei retti addominali.
La figura del professionista di scienze motorie può in questo operare con successo intervenendo a livello motorio con un serie di esercizi volti a recuperare la stabilità della schiena e a ridurre lo squilibrio della meccanica del bacino dovuta dalla diastasi.

Pt Simona Spagni
Prof. Ciro Abbruzzese

mercoledì 29 ottobre 2014

integratore della lordosi lombare "L3"

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Fermo la mia attenzione sul ruolo importante che svolge la terza vertebra lombare (L3) nell’equilibrio statico e dinamico del segmento lombare. E’ un vero integratore della freccia lombare, mostrando che la stazione eretta riflessa, istintiva, si ha sempre un’attivazione dei muscoli spinali posteriori, con annullamento della lordosi lombare, per mobilizzazione di L3.


La terza vertebra lombare è fondamentale  per la distribuzione di forza di gravità, con linee che supportano sia il rachide, che la base d’appoggio, quindi è il punto di convergenza di tutti i movimenti del corpo, essendo una vertebra mobile - pesante, è quella più soggetta a disfunzioni.
Questo Centro Somatico è composto da un importantissimo relè muscolare:
- diaframma (la sua cupola di destra con inserzione a livello di L1-L2-L3-L4,a sinistra  L1-L2-L3)
- piccolo dentato posteriore inferiore ( origina dal foglietto della fascia lombosacrale, processi spinosi T11-T12 e L1-L3
- lunghissimo del dorso e muscoli spinali
Angolo sacrale
E’ l’angolo tra il piano passante per il piatto superiore del sacro e il suolo, nella stazione eretta in condizione fisiologiche è di 30°/35°

Proposta
E’di notevole importanza ricreare la curva lombare, soprattutto con gli esercizi "seduti su panca" dove la compressione discale aumenta del 40% rispetto alla posizione eretta.

Prof. Ciro Abbruzzese

martedì 28 ottobre 2014

Magrezza femminile vero benessere?

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Magrezza femminile vero benessere?
Assistiamo ormai da diversi anni ad un fenomeno piuttosto preoccupante che vede “il culto della magrezza” come il traguardo da raggiungere a tutti i costi. Tutto ciò oltre ad avere un risvolto decisamente negativo sulla salute fisica e mentale delle donne fa sostanzialmente perdere di vista  il vero obiettivo al quale un percorso di benessere deve mirare.
Il nostro compito allora è quello di sensibilizzare ed educare tutte coloro che si avvicinano ad un’attività fisica guidate e personalizzate, come nel nostro centro, circa l’importanza fondamentale della postura.
Essere magre ma avere un assetto non equilibrato vuol dire andare inevitabilmente incontro a tutte una serie di disturbi che con il passare degli anni
possono diventare vere e proprie patologie.
Dunque la postura è un elemento che bisogna sempre valutare prima dell’inizio di ogni programma di allenamento e va tenuto costantemente in considerazione.
Per questo motivo è buona norma affidarsi sempre a persone qualificate e competenti che sappiano fornire utili spunti e informazioni affinché il nostro corpo sia sempre in equilibrio e in armonia con la nostra psiche.

Pt Simona Spagni
Prof. Ciro Abbruzzese

lunedì 27 ottobre 2014

Rieducazione sinergica per il dolore lombare ...

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La sintomatologia dolorosa nel soggetto lombalgico è determinato dalla perdita di controllo cerebellare dei muscoli profondi che stabilizzano il rachide.
La progressione propriocettiva del controllo segmentario deve avvenire attraverso, la rieducazione di quattro muscoli profondi, diaframma, multifido lombare, pavimento pelvico e trasverso dell’addome.

- Il diaframma è un muscolo largo a cupola che separa la cavità toracica da quella addominale, la sua contrazione ha effetto di abbassare la cupola diaframmatica determinando, insieme ai muscoli inspiratori il richiamo d’aria nelle vie aeree durante l’inspirazione. Il ruolo sinergico insieme agli stabilizzatori rachidei, garantisce l’aumento di pressione intra - addominale fondamentale per le funzioni vitali.

- multifido lombare è un muscolo profondo che si estende dalla apofisi spinosa di C2 al sacro, da qui i suoi fasci discendono, divergendo, per fissarsi sulle apofisi trasverse della vertebre sottostanti. I fasci muscolari più profondi hanno il decorso più corto  mentre quelli superficiali più lunghi . La sua azione estensoria e rotatoria, è di fondamentale importanza per stabilizzare la colonna vertebrale.

- Il pavimento pelvico è costituito da fasci muscolari interni che garantiscono la posizione degli organi addominale e pelvici chiudendo lo spazio addome-pelvico in direzione caudale e, quindi, sostenere il peso dei visceri. I fasci costituiscono il diaframma pelvico che si estende dal pube anteriormente fino al sacro posteriormente e parte laterale del bacino all’altra ( muscoli elevatore dell’ano e muscolo coccigeo).

- Trasverso dell’addome è un muscolo largo che contribuisce a formare la parete addominale, origina dalla faccia interna delle ultime sei coste “cartilagine costale” che si alternano a quelle del diaframma e inoltre dalla fascia lombo dorsale (dal labbro interno anteriore della cresta iliaca e dalla metà laterale del legamento inguinale). Contraendosi porta indietro le coste comportandosi come un vero muscolo espiratorio, aumentando cosi la pressione addominale, ed è accompagnato quella involontaria del multifido e viceversa.


Proposta rieducativa
  • esercizi respiratori “diaframmatica”
  • esercizi sul multifido e trasverso dell’addome
  • esercizi per il pavimento pelvico
Prof Ciro Abbruzzese

sabato 25 ottobre 2014

Combattere il dolore con il movimento sogno o realtà ? " parte I° "

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Combattere il dolore con il movimento …sogno o realtà?

Circa l’ 80% della popolazione italiana almeno una volta nella vita ha sofferto di mal di schiena, molto spesso ha assunto antidolorifici o ha aspettato che passasse senza però approfondire le reali cause di questo disturbo, o peggio ancora ha imparato a conviverci credendo che non ci sia nulla da fare o, se avanti con gli anni, che sia conseguenza dell’inevitabile processo di invecchiamento.
In realtà spesso le cause di questo fastidioso disturbo risiedono in un errato stile di  vita e una elevata sedentarietà anche in età giovanile.

Passato l’episodio doloroso spesso le ricadute sono purtroppo frequenti, allora per interrompere questo meccanismo doloroso e talvolta invalidante, è necessario intervenire di specifici esercizi motori volti a rinforzare la muscolatura profonda del rachide lombare, retto addominale, addominale trasverso, obliquo esterno interno, uniti sinergicamente in un lavoro di stabilizzazione del bacino con il rachide.
Quindi la regolare pratica di un’attività fisica in questi casi non va assolutamente abbandonata, anzi, ma spetta al professionista di scienze motorie calibrare la modalità e l’intensità della stessa tenendo ben presente sia i gusti e gli obiettivi del cliente sia il suo stato di salute e ciò di cui il suo fisico necessità per ritrovare il giusto equilibrio.

Pt  Simona Spagni
Prof. Ciro Abbruzzese

venerdì 24 ottobre 2014

Metabolic Condition

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Metabolic Condition
L’evento lesivo a livello muscolare costituisce uno dei indulti traumatici più ricorrenti in ambito sportivo. L’entità della lesione può andare dal semplice stiramento, spesso associato a rottura di piccoli vasi, con comparsa di dolore, sino allo strappo completo.


Le lesioni muscoli possono essere correlate ad un tipo di contrazione eseguita (fase eccentrica).E’ importante sapere che la contrazione eccentrica è particolare, il muscolo produce forza, anziché accorciandosi ma allungandosi.
Cosi facendo si scatenano diversi eventi metabolici:
  • Aumento di forza prodotta dalle fibre muscolari nella velocità d’esecuzione
  • La forza è ben tre volte a quella della fase concentrica
  • Aumento della temperatura locale e acidosi
  • Anassia cellulare
Tutti questi eventi aumentano la fragilità tendinee – muscolare

Consiglio di attuare un buon condizionamento del distretto muscolare agonista-antagonista

Programma  Metabolic Condition  Prof. Ciro Abbruzzese

giovedì 23 ottobre 2014

CORE BALANCE " Il vero centro funzionale"


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Il Core è il centro Funzionale del corpo...

Core, è il  “nucleo”, ovvero quella zona centrale del complesso coxo-lombo-pelvico che rappresenta un punto di reazione stabile per il resto del corpo o più semplicemente possiamo descriverlo come “ il centro funzionale del corpo”.

Il Core comprende  tutti i muscoli compresi fra spalle e pelvi che agiscono per il trasferimento di forza dalla colonna alle estremità consentendo il collegamento reciproco fra tratto assile e tratti appendicolari.

La funzione di controllo della muscolatura addominale e lombare viene ad assumere un ruolo primario nella prevenzione e nel recupero di patologie muscolo/scheletriche, nel controllo della postura ma anche nel miglioramento della performance sportiva.

Esiste un vero  e proprio sistema di appoggio per l’equilibrio funzionale nel corpo umano che è rappresentato da quella fascia centrale che include il complesso coxo-lombo-pelvico, il core appunto, che consente la stabilità e promuove la reattività. Tale corsetto muscolare favorisce infatti una miglior postura ed azioni dinamiche più potenti ed esplosive.

Pt Simona Spagni 

mercoledì 22 ottobre 2014

Analisi funzionale Stacco a gambe tese


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E' inportante conoscere la funzionalità dei muscoli profondi con tutti gli elementi che assicurano coesione e stabilità, in un esercizio ad alto impatto come lo stacco a gambe tese.

Focalizziamo la nostra attenzione sul tratto lombo sacrale perchè, basta una leggera perdita di tono del multifido profondo lombare per creare movimenti anomali, compromettendo la stabilizzazione di tutta la struttura.
Soggetto in posizione eretta i muscoli spinali e la parete addominale antero laterale, insieme allo ileo-psoas parte ventrale svolgono un'attività ad alternanza mielettrica leggera d'aggiustamento posturale.
Nella fase eccentrica (flessione), i muscoli spinali si disattivano tanto più grande è l'angolo di flessione, con l'attivazione dei muscoli retto addominali, ileo-psoas, quadrato dei lombi, intercostali interni e esterni, obliqui interni - esterni e trasverso dell'addome.
Nell'estensione inizia con l'attivazione dei muscoli spinali e le strutture legamentose - tendinee tanto più cresce l'angolo di antiflessione.
Nella fase intermedia di sospensione l'estensione apparentemente è del tronco, ma risulta soprattutto del bacino, terminando con un'abduzione del cingolo scapolare.     
Prof. Ciro Abbruzzese

martedì 21 ottobre 2014

pilastro delle attività cinetiche

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il pilastro per tutte le attività cinetiche...
Vengono definiti cosi tutti i muscoli profondi "antigravitazionali" che permettono di mantenere, automaticamente in modo riflesso, la stazione eretta bipodalica, in equilibrio stabile contro la forza di gravità. Essi rappresentano il supporto per tutte le attività cinetiche, volontarie e coscienti. A livello articolare costituiscono la frazione di fibre stabilizzatrici, dei legamenti attivi, che intervengono anticipando il movimento volontario al fine di garantire stabilità e protezione.










Il comando centrale dei muscoli profondi è "sottocorticale" (nucleo caudato, nucleo lenticolare, nuclei talamici anteriori, nuclei mesencefali, nuclei del tronco encefalico, oliva bulbare e cervelletto).


Il pilastro è l'area di comando centrale che determina (R.J. Bourdiol)
- La funzione del muscolo
- Il tipo di fibre
- Il metabolismo
- La velocità d'azione
- La sua resistenza alla fatica



Gli esterocettori periferici si devono aggiungere ad altri due sistemi recettoriali neuro-muscolare e neuro-tendineo. Questi " Meccanorecettori" ( fusi neuro-muscolari, Organi dei Golgi, recettori kinestesici) sono terminazioni nervose sensitive localizzate in corrispondenza di muscoli,  tendini, ossa e articolazioni, specializzate dai nervi sensoriali che inviano informazioni relative al movimento ed alla posizione spaziale del corpo.

Prof.Ciro Abbruzzese

domenica 19 ottobre 2014

L'occhio controllo sensoriale

L'occhio è l'organo sensoriale più importante del sistema afferente Tonico-Posturale, riceve stimoli esterni e interni (estero-propriocettivo) che vengono trasmessi ai centri nervosi, dando origine alle sensazioni visive.
Dal punto di vista Fisiologico...
Tutti i processi iniziali della visione e grazie al suo sistema diottrico che forma sulla superficie retinica l'immagine luminosa degli oggetti dell'ambiente esterno, con la intermediazione delle reazioni fotochimiche che si svolgono a livello dei recettori retinici; potenziando cosi il pigmento contenuto nei coni e bastoncelli che si propagano lungo la fibra del nervo ottico, trasformando gli impulsi luminosi in elettrici. I nervi ottici si incrociano parzialmente a livello del chiasma e raggiungono il corpo genicolato laterale; da qui originano le fibre delle radiazioni ottiche, che vanno alla corteccia visiva dei lobi occipitali.

Rapporto anatomo-fisiologico oculogiria e oculocefalogiria...

L'oculogiria non ha alcun rapporto stretto con la visione, ma concerne la mobilità del globo oculare nel fenomeno della convergenza fisiologica per la visione binoculare. Dipende da sei muscoli, quattro retti per la mobilità orizzontale e verticale e due obliqui per i movimanto di rotazione. Esiste però un'associazione anatomo-fisiologico fra i nuclei dei nervi oculogiria (n.c. III, IV, V ) che innervano la muscolatura del globo oculare e i nuclei del nervo accessorio spinale XI che a sua volta innerva gli Sternocleidomastoideo e il Trapezio sono i due cefalogiria. La rotazione cefalica si effettua grazie alla contrazione dello SCM e trapezio avendo un ruolo molto sensitivo. L'area ci comando corticale dell'oculocefalogiria è situata nella seconda circonvoluzione frontale (Area 6 di Brodmann), quindi si intuisce che le afferenze sensoriali e visive alterate in un soggetto con turbe oculari, perde l'automatismo di questi movimenti coniugati dello sguardo e del capo " riflessi involontari" creano vizi posturali e turbe.
I due sistemi visivi.....
Gli emisferi visivi cerebrali non sono ne perfettamente simmetrici, ne funzionalmente simili sono complementari. Anche il sistema visivo, in visione binoculare e con corrispondenza retinica, richiede a ciscun occhio delle funzioni specifiche.
L'occhio direttore "preferenziale" corrisponde alla lateralità corticale del soggetto,ha un sistema neuromuscolare quasi esclusivamente limitato alla macula retinica, e prevalgono i coni. La sua corteccia di ricezione è la scissura calcarina faccia interna del lobo occipitale. E' quest'occhio che apprezza l'intensità, la lunchezza d'onda (il colore) paragona, interpetra e memorizza.
L'occhio di guardia detto "stereognosico" la sua ricezione è periferica si effettua prevalentemente sulla retina periferica dove dominano i bastoncelli. Questi recettori non sono incaricati alla percezione dei colori, ma sono preposti alla percezione alla localizzazione e al controllo spazio e del movimento. L'occhio gi guardia attraverso la sua apertura angolare, abbraccia lo spazio nel quale si piazza il soggetto. Per mezzo del suo potere di discriminazione cinetica avvisa automaticamente per via riflessa il soggetto di tutto quando si muove nell'ambiente. Attraverso la sintesi terminale, permette la corteccia occipitale di capire tutte le trasformazioni che lo circondano mettendolo in guardia.
E' il reale centro sensoriale direzionale della cinesia ed è quello che crea maggiormente problemi posturali ....

Prof. Ciro Abbruzzese - phisiofit

Phisio Trainer on-line

Il servizio offre la possibilità di ricevere comodamente una consulenza tecnica qualificata, in ordine a vari metodi di allenamento, anche preventivi e rieducativi personalizzati e curati in ogni minimo dettaglio grazie anche alla possibilità di effettuare valutazioni posturali e morfo-funzionali.

si rivolge a tutti coloro che nell'allenamento ricercano:

  • Riavvicinamento all'attività fisica
  • Forma fisica a benessere
  • Programmi di dimagrimento
  • Riequilibrio posturale
  • Rieducazione e recupero funzionale (post-traumatico)
  • Programmi di prevenzione agli infortuni
  • Programmi di ipertrofia muscolare
  • Miglioramento delle capacità condizionali (Forza, Esplosività, Resistenza, Potenza)
  • Perfezionamento delle abilità neuro motorie del gesto tecnico dello sport svolto

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